Unicef Como

LA MIA STORIA CON IL COMITATO UNICEF DI COMO

1984, Milano.
Io e Susanna decidiamo di passare un pomeriggio a Milano; parcheggiamo l’auto nei pressi di Piazza Cordusio e nel percorso verso Piazza Duomo passiamo da via Victor Hugo.
Ci imbattiamo in uno dei punti Unicef e decidiamo di entrare.
In quel periodo  mi occupavo, in qualità di dirigente, della società di basket di Costamasnaga, da me fondata una dozzina d’anni prima, che poteva contare su un’intensa attività giovanile.
Pensai che il Fondo delle Nazioni Unite potesse rappresentare una “cornice” perfetta per la nostra attività, uno stimolo ad andare “oltre il campo da gioco”.
Chiesi di poter contattare il presidente del Comitato Lombardo dell’Unicef, Claudio Maffei, ed in breve si sviluppò il percorso che ci portò dapprima ad organizzare, il lunedì di Pasqua del 1985, il primo grande evento per l’Unicef a Costamasnaga e, successivamente, a far nascere il Comitato Provinciale di Como per l’Unicef, che trovò sede proprio presso la sede della società sportiva.
Il periodo dal 1986 al 1992, cioè fino al trasferimento mio e di Susanna a Genova, fu caratterizzato da una miriade di iniziative in ambito scolastico che dalla realizzazione di moltissimi eventi di spettacolo, alcuni dei quali di interesso nazionale, oltre all’evento diventato tradizionale il lunedì di Pasqua, ogni anno, a Costamasnaga.
Con Graziella Consonni (presidente della società di basket) e Nino Ranieri (segretario del Comitato Unicef e dirigente della società sportiva) si costituì un team molto affiatato.

La società di basket, oltre ad essere la prima, in Italia, a portare il logo Unicef sulle maglie da gioco, volle ulteriormente rafforzare il legame modificando la denominazione in “Polisportiva Costamasnaga per l’Unicef”, ora presente in Serie A2 femminile come “Basket Costa per l’Unicef”.
Il negozio di oreficeria dei coniugi Consonni ed il “retro” della mia farmacia divennero punti di riferimento per la vendita dei prodotti del catalogo Unicef.
Non c’erano ancora né i collegamenti internet né l’uso della posta elettronica; mettere in rete oltre 100 scuole della provincia di Como fu un’impresa notevole, con il solo “supporto” del telefono e dell’invio di fax con la modalità polling e grazie all’esperienza di Nino Ranieri, che era anche l’attivissimo segretario delle Scuole Medie di Costamasnaga.
Il “Campionato Provinciale Scolastico di Solidarietà” (un’iniziativa in cui le scuole venivano messe in competizione sulla capacità di promuovere attività per l’Unicef, con premi messi a disposizione di alcuni sponsor) rappresento un’efficacissimo strumento per farci conoscere ulteriormente e per coinvolgere nuovi “amici” per il nostro percorso. Tra questi il Prof. Giuseppe Veca, preside della Scuola Media Foscolo di Como, presso la quale dal 1993 si sarebbe poi trasferita la sede del Comitato Unicef di Como, del quale proprio il Prof. Veca divenne Presidente.
Le disavventure (in particolare il figlio non riconosciuto) in cui incappò Maradona, Ambasciatore dell’Unicef, mi indussero fin dai primi mesi del 1986 a proporre al Comitato Italiano la figura di PierLuigi Marzorati, uno dei più grandi campioni della storia del nostro basket (a quei tempi ancora in attività), da tutti ritenuto uno dei più fulgidi esempi dello sportivo moderno, in grado di primeggiare sia sul campo da gioco che nel quotidiano, con una particolare attenzione alle tematiche sociali.
La proposta ebbe esito positivo ed il 12 ottobre 1986 il Presidente Unicef Aldo Farina lo nominò ufficialmente Ambasciatore dell’Unicef.
Anche in questo caso si generò un team molto affiatato con Marzorati e con Luca Corsolini, giovane giornalista sportivo e, come Marzorati, un vero e proprio vulcano.
Marzorati fu estremamente importante, data la sua popolarità, per attivare nuovi contatti con scuole ed associazioni del territorio e, parallelamente, per l’attivazione di importanti iniziative di caratura nazionale che fecero da volano mediatico per le attività dell’Unicef nazionale (compresa una memorabile edizione di “Topolino” per l’Unicef in cui i personaggi disneyani spiegano il minibasket, con l’aggiunta di un video dedicato al basket femminile in cui protagoniste erano le nostre ragazze, minicestiste comprese…).
Si “inventarono” gli eventi di calcio-basket per l’Unicef, in cui i calciatori dovevano giocare a basket ed i cestisti a calcio, con il “contorno” prezioso di importanti personaggi del mondo dello spettacolo.
Una prima edizione (4 febbraio 1987), di grande successo, a Cantù viene poi bissata il 14 marzo 1988 al PalaTrussardi di Milano (con oltre 7000 spettatori), con tanto di cronaca della Gialappa’s Band su Italia 1 e con Raimondo Vianello e Sandra Mondaini nella veste di testmonial.
Nel 1988 (2 ottobre) la cronoscalata al Ghisallo (il cui Santuario è un luogo molto caro ai ciclisti) coinvolse una miriade di personaggi sportivi e dello spettacolo di interesse nazionale, calamitando oltre 3000 ciclisti.

Nel 1989 (il 7 maggio) al Teatro Sociale di Como venne messa in scena, per l’Unicef, un’opera in forma di concerto scritta dal Prof. Saputo, noto pediatra con una qualificata formazione musicale, un evento nobilitato ulteriormente dalla presenza, in qualità di madrina, di Giulietta Masina.

Nel 1991 (il 6 aprile) altra sinergia sport-spettacolo: Eros Ramazzotti (che abitava ad Inverigo, a poca distanza dalla mia farmacia) accettò di destinare all’Unicef il 50% dell’incasso dell‘incontro di calcio tra il Ramazzotti Tour e la Nazionale cantanti, disputatosi a Lecco.
E si potrebbe continuare elencando molte altre iniziative ed eventi, tutti peraltro presenti nella rassegna stampa relativa al periodo 1985-1992 del Comitato Unicef di Como, che potrà essere consultata tramite il link riportato in cima alla pagina.
Il link “eventi” collega invece la pagina in cui è riportato l’elenco delle principali attività ed eventi realizzate dal Comitato Unicef di Como nello stesso periodo.

 Dal 1986 alla fine del 1992, grazie alle attività degli istituti scolastici, delle famiglie e degli eventi di sport e spettacolo, il Comitato Provinciale di Como per l’Unicef riuscì a sostenere i progetti dell’Unicef Italia con un contributo superiore al miliardo di lire.