un tempo le chiamavano “cover girls”, ragazze copertina…
“ragazze dotate di particolare bellezza tali da apparire sulle copertine di una rivista, di un rotocalco ecc…”
e chi riusciva nell’impresa di far breccia nel loro cuore beh, già sapeva che avrebbe suscitato l’ammirazione (e l’invidia…) della maggior parte del pianeta maschile…
oggi la bellezza femminile è molto più resistente all’ineluttabilità del tempo che scorre, e non è infrequente imbattersi in copertine di riviste e rotocalchi con immagini di splendide donne non più giovanissime, vere e proprie “cover women”, donne copertina…
mia moglie Susanna può essere indiscutibilmente considerata, a pieno titolo, una “cover woman”…
ma non credo che questo potrà suscitare, nei miei confronti, ammirazione ed invidia nel pianeta maschile…
il fatto è che la “copertina” in questione non è quella di una patinata rivista femminile o di un popolare rotocalco…
si tratta, purtroppo, dell’inseparabile “plaid”, una morbida, calda copertina dalla quale non si separa mai e che negli anni è diventata una presenza costante nelle nostre notti coniugali…
pure stanotte, con la temperatura a 27°…
