scusa Donata, non siamo riusciti a mantenere l’impegno…

Gennaio 2001.

Da circa un anno con il Circolo ARCI Pianacci stiamo sperimentando un originale percorso di “avviamento ad Internet” per gli anziani, con lezioni tenute dai giovani del quartiere.

Un’iniziativa di grande e per noi inatteso successo, talmente originale da indurre l’allora Ministro della Pubblica Istruzione Luigi Berlinguer ad inviarci un documento ufficiale con il quale, oltre a complimentarsi, ci comunica di aver preso spunto proprio da noi per un progetto ministeriale su scala nazionale.

Il nostro percorso locale continua, con crescente successo, e si diffonde anche in altre parti della città.
E proprio a gennaio del 2001 ci contatta una giornalista del Secolo XIX, per un servizio su questa curiosa novità.

E’ il mio primo personale contatto con una donna di grande sensibilità, la giornalista Donata Bonometti, che nella sua vita ha saputo coniugare la brillante professione con l’impegno sociale, negli ultimi anni soprattutto concretamente rivolto alla Comunità San Benedetto di Don Andrea Gallo.

Nel 2019, durante la vacanza in Sardegna con Susanna, Donata ci contatta tramite Facebook: ha letto il nostro diario di viaggio e ci informa che proprio a due passi da noi c’è la sua amica Silvia Ambrosi, fotoreporter del Secolo XIX che avevamo conosciuto nel 2007 aveva realizzato un bellissimo servizio proprio sul Pianacci.

Donata non ricorda perfettamente dove sia la casa, ma ce la descrive così bene che non facciamo fatica a rintracciarla.

E’ il 29 settembre 2019, il nostro penultimo giorno di vacanza, ed anziché “seduti in quel caffè” ci ritroviamo a S’Arena Scoada, a casa di Silvia Ambrosi e del “suo” Renato-Tato, e davanti ad una tazza di caffè non perdiamo l’occasione per chiamare Donata, una simpatica e divertente videochiamata.

Ci lasciamo con l’impegno a rivederci prima o poi a cena a Genova, tutti quanti…

non siamo riusciti a mantenere l’impegno…
certo, il lungo lockdown non è stato d’aiuto, e si sa, spesso senza volerlo si lascia passare il tempo e molte cose si dimenticano…

ma non può bastare questo come giustificazione…

soprattutto non può bastare oggi…

poche ore fa ho saputo che Donata, che nel frattempo ha dovuto fare i conti con una implacabile malattia, non ce l’ha fatta…

ed il primo pensiero è andato a quel giorno di oltre vent’anni fa ed a quella divertente videochiamata di quel 29 settembre…
ed il rammarico cresce…

ma son sicuro che ce la faremo un giorno…
a quanto si dice, lassù c’è un’eternità di tempo per rimediare…
e senza necessità di videochiamata…

Il testo dell’articolo di Donata Bonometti

Il Secolo XIX, 17 gennaio 2001

A Genova una iniziativa di alfabetizzazione viene adottata dal Ministero come progetto di eccellenza.

Con i nipoti in cattedra i nonni studiano internet.

Al Cep di Pra’ e a Sturla corsi bisettimanali di computer con gli studenti degli istituti superiori come istruttori. Centinaia le adesioni di ultrasettantenni. «Ora compro un computer e imparo a dialogare con le mie nipoti» dice uno degli allievì.

Aldo è un pensionato comunale, ha 68 anni, e due nipoti di 10 e 16 anni.

“Il nonnino è aggiornato -dice di sé ridendo – per quei quattro giorni che mi restano da campare ho imparato a maneggiare il computer. Può essere un passatempo o un altro tipo di passeggiata. Stando seduto”.

Il signor Aldo partecipa ai corsi di alfabetizzazione ad Internet per anziani tenuto dagli studenti delle scuole superiori. Studenti degli istituti genovesi (Montale Gastaldi Giorgi, King, Marco Polo e ancora Bergese, Odero, Rosselli e Galilei) sono gli istruttori dei corsi in due sedi cittadine: la scuola media Quasimodo di Prà e il circolo “Arci picchia” di Sturla. Sta risultando un’iniziativa così vincente che il ministero della Pubblica Istruzione l’ha adottata come progetto d’eccellenza e come base per progetti in scala nazionale.

I corsi sono gratuiti, tutto è su base volontaria (quelli del circolo Arci si sobbarcano anche le spese telefoniche ma sono orgogliosi quando raccontano: 340 richieste e si andrà avanti fino a maggio) e l’esperienza – partita sperimentalmente lo scorso anno, ideata dal Consorzio Area Pianacci e sostenuta dall’assessorato alla Città Educativa del Comune sempre con grande forza – è cresciuta a tal punto che oggi registra centinaia di richieste.
Tant’è che questa estate al Centro Civico di Cornigliano si è organizzato un corso con 300 anziani istruiti dai ragazzi del Galilei.

“Insomma si sta clonando in vari punti della città – dice Carlo Besana. primo motore dell’iniziativa – è stata un’alfabetizzazione anche geografica. Lo scorso anno quando i corsi si tenevano solo qua alla Quasimodo di Prà arrivavano anziani da Sori, da Pieve … I rivieraschi hanno conosciuto il Cep”.

Ma siccome gli alunni, per quanto giovanili, sfiorano e superano i 70 anni e trenta chilometri per raggiungere una scuola forse non li facevano nemmeno da ragazzi, si è pensato di dotare anche il levante cittadino di una sede di corsi.

Ecco che l’Arcipicchia ha aperto le porte. Imparano a gestire una posta elettronica si comprano i computer, oppure usano i computer di nipoti e chissà come chissà perché si riapre un dialogo, perché c’è un linguaggio nuovo, anzi modernismo, che il riavvicina.

Ai corsi non manca l’occasione di stringere amicizie, è inevitabile che la solitudine venga stanata e scacciata.

“E poi gli anziani sentono molto il fascino di Internet – dice Carlo Besana presidente del Consorzio Pianacci – ad una persona anziana, ma con la testa che funziona ancora bene, piace molto questa opportunità di una conoscenza senza confini…
II corso solitamente dura due settimane, spazia dall’architettura del pc per concludersi con la posta elettronica, browser e motori di ricerca, navigazione.
I ragazzi d’altro canto sono pazienti, non hanno quell’aria di sufficienza un po’ insofferente che alcuni allievi temevano, e in certi casi sono addirittura teneri.
Esempio: alcuni studenti dell’Odero che seguono il corso di elettricisti hanno lavorato all’attrezzatura di un’aula permanente nella scuola media Quasimodo.
Hanno piantato le prese modulari e le varie postazioni hanno messo tutto a norma. il Consorzio Pianacci ha regalato i computer.
I ragazzi erano soddisfatti, la Quasimodo era stata la loro scuola, la media di un quartiere quale è il Cep che se non è più malfamato, ha sempre voglia di riscatto.”

Non a caso l’idea dei corsi nasce lì.

Ricorda Besana: “Due anni fa avevamo messo una postazione Internet. Ci aveva colpito un articolo che illustrava un tipo di elettrodomestico del futuro ormai prossimo, un forno da cucina da utilizzare via Internet. Abbiamo pensato ai tanti anziani che trovano difficoltà anche ad utilizzare un videoregistratore e così gradualmente si è pensato di aiutarli ad avvicinare le nuove tecnologie…”.

E’ diventato un progetto d’eccellenza nazionale.

Donata Bonometti