Le due foto in alto a sinistra sono state scattate l’11 maggio 2009.
Due carissimi amici, Mauro Zanetti e Roberta Ravaglio ci invitano al battesimo della loro prima figlia, Sara, e non possiamo mancare.
Entrambi fanno parte del “nostro mondo”, quello del basket, ed in più Roby è stata per diversi anni compagna di squadra di mia moglie Susanna.
Sara cresce, in età ed in altezza, ed il pallone da basket diventa presto un imprescindibile strumento di divertimento, per la comprensibile gioia di mamma e papà.
La foto in basso a sinistra è del 17 ottobre 2021.
Sara ha 12 anni, gioca nelle giovanili della Pallacanestro Vado, ed è “entrata nel mirino” del Basket Costa, la società brianzola che ho fondato oltre 50 anni fa e che negli ultimi lustri si è posta all’attenzione nazionale non solo per le imprese della prima squadra (in Serie A1) ma anche per i numerosi successi delle sue formazioni giovanili a diverse finali nazionali, scudetti dei quali ho perso il conto…
con la costante presenza, già dai primissimi anni ed anche oggi, dell’inossidabile Bicio Ranieri, vero e proprio deus ex machina delle “pantere” biancorosse…
Nella stagione 2021-2022 Sara fa spesso la “pendolare” tra Cogoleto, dove abita, e Costamasnaga, per partecipare al maggior numero possibile di allenamenti con le sue coetanee “brianzole”.
E la foto del 17 ottobre 2021 è stata scattata in occasione di una partita amichevole con il GEAS di Sesto San Giovanni.
E’ il preludio a quello che accadrà nell’attuale stagione sportiva: Sara si trasferisce a Costamasnaga, in una struttura con tutor che ospita altre giovani cestiste non locali che il Basket Costa considera come interessanti “prospetti” per il suo prestigioso settore giovanile.
E’ sicuramente una stupenda opportunità ed anche un’importante esperienza di vita per la crescita, non solo cestistica, di Sara, che riesce a conciliare l’impegno sportivo con il suo consueto brillante percorso scolastico.
In questi mesi ha modo di disputare campionati giovanili ad altissimo livello (il campionato Under 15 lombardo può contare su almeno 5/6 formazioni di caratura nazionale), ed uno dopo l’altro può inanellare una serie di nuove importanti esperienze…
una settimana in Ungheria per il torneo giovanile di Sopron, la convocazione alla selezione lombarda 2009, la convocazione al “Progetto Academy Italia” del Settore Squadre Nazionali, e la scorsa settimana, dopo aver superato lo scoglio dell’interzona, le finali nazionali Under 15 a Roseto degli Abruzzi.
Sono le sue prime “finali nazionali”, che si concludono con un inatteso secondo posto, superate in finale dal Basket Roma, già campione lo scorso anno.
Una partita, la finale, nella quale il Basket Costa “litiga” con il canestro, forse per la stanchezza dovuta ad una settimana senza un giorno di sosta (causa passaggio attraverso uno spareggio) e sicuramente per lo spessore difensivo delle avversarie.
Sara, pure lei inconcludente nei primi venti minuti, si riscatta nella seconda parte, mettendo a segno 10 punti, top scorer del Basket Costa.
E quindi, dopo la sua prima medaglia d’argento alle finali scudetto Under 15, ecco un altro “battesimo”: la sua prima intervista a bordo campo, in diretta, dopo la finale…
A Susanna non sfugge la mia lacrimuccia, che cerco inutilmente di nascondere…
la “nostra” Sara, con la maglia del “nostro” Basket Costa, vice campione nazionale Under 15 2023…
con una nota romantica in più: a premiare le 5 migliori giocatrici del torneo (tra le quali due compagne di Sara, Matilde Rimoldi e Giorgia Redaelli) c’è coach Giovanni Lucchesi che oltre ad essere il responsabile delle Squadre Nazionali Giovanili Femminili della FIP è stato anche lo storico allenatore del Basket Costa ai tempi della sua prima partecipazione alla Serie A1 (nel 1995-1996).
Un coach apprezzato non solo per la sua indiscutibile competenza ma anche per lo spessore umano che giustamente gli viene unanimemente riconosciuto.
Insomma, tutti gli ingredienti per farmi emozionare oltre misura, anche se di fronte ad un display…
Per Sara questo è un importante passaggio nel suo percorso cestistico; so per esperienza pluridecennale che non sempre quello che si fa intravvedere a livello giovanile, soprattutto femminile, viene poi confermato negli anni successivi, e spesso indipendentemente dall’impegno profuso…
possono entrare in gioco, nel tempo, trasformazioni del fisico, altre scelte di vita legate a questioni di studio, di lavoro, questioni di cuore…
quindi non so se queste emozioni lasceranno nel tempo il posto ad altre nuove emozioni…
come cantava Battisti, “lo scopriremo vivendo”…
però chi mi conosce lo sa…
sono un inguaribile, romantico ottimista…
e mi piace pensare che per Sara ci possano essere in futuro altri nuovi “battesimi”…
ovviamente indossando la maglia del Basket Costa…
