Stamane, su Amazon Prime, ho visto il bellissimo film dedicato alla carriera del mitico Carletto Mazzone.
Un documento che testimonia l’affetto, inalterato dopo tanti anni, di molti giocatori che lo hanno avuto come “mister”, con il privilegio di poter apprezzare non solo le sue grandi competenze tecniche ma anche l’indiscutibile spessore umano.
Testimonianze di grandissimi campioni quali, tra gli altri, Giannini, Pirlo, Baggio, Guardiola, Totti…
tutti concordi nel definirlo “Come un padre”, che non a caso è il titolo del bellissimo (e commovente) film/documentario che sicuramente avrà strappato più di una lacrima al mister, oggi 85enne…
Carletto Mazzone l’ho incontrato molti anni fa, il 10 gennaio 1999.
E’ l’anno in cui è alla guida del Bologna e responsabile comunicazione della società è l’amico Luca Corsolini.
Il Bologna, in vista dell’incontro a Genova con la Sampdoria, pernotta al Novotel e Luca mi dà appuntamento la domenica mattina, per salutarci e fare insieme colazione.
Durante il nostro breve incontro scende a far colazione Beppe Signori, e Luca me lo presenta, con mia vera emozione al cospetto di un campione straordinario.
Nel bel mezzo di questo incontro compare Carletto Mazzone, in tuta d’allenamento e con un grosso berretto di lana calato fin sugli occhi.
Ci vede, sorride ed esclama:“Ahò, nessuno può di’ che non semo ‘na squadra de signori…ah ah ah”…”…Unico…
un inimitabile rappresentante di un calcio ruspante, romantico, del quale si sente spesso la mancanza…
