3 dicembre 2023, pizzeria “Fuorigrotta”.
Non potevamo mancare all’invito per una festa speciale: il compleanno degli amici Mauro Culotta (Gens), nato il 28 novembre, e di Nico di Palo (New Trolls), nato il 4 dicembre.
Come previsto, la sala è già allestita con impianto audio, tastiere, percussioni…
tra gli invitati, come è normale che sia, parecchi musicisti, molti straordinari, con alcuni che hanno attraversato parecchie stagioni (non “solo” 4, come la pizza sul menu…) della storia della musica italiana…
mentre tutti quanti spulciano il menu, spaziando tra ottime pizze ed altre invitanti proposte, Mauro, tanto per cambiare, è già impegnato nel settaggio della sua chitarra, inseparabile come la sua bandana blu…
Sono presenti, con le loro fotocamere, anche Fulvio e Nicoletta Cappanera, quindi posso gustarmi appieno la serata senza l’incombenza di scattare foto…
che peraltro non riuscirebbero bene come le loro…
e sarà, come spesso accade in queste situazioni, una gran bella serata…
il compito di “rompere il ghiaccio” se lo prende Nicola Sansalone, voce e chitarra, che ogni volta ringrazia per avere il privilegio di esibirsi accanto ad alcuni “mostri sacri” ma che ogni volta dimostra quanto lui non sia fuori luogo (oltretutto con una perfetta dizione di brani made in England o in USA…).
Da lì parte un’interminabile sequenza di esibizioni, strumenti che vanno e vengono, inevitabili improvvisazioni, le più variegate possibili, che vanno ad arricchire il menu musicale di una serata fantastica…
un’improvvisazione si materializza nelle inconfondibili note di “Oye como va”…
ed è lì che Pino di Santo, fino a quel momento esclusivamente dedito alle sue papille gustative, abbandona postazione, forchetta e coltello, raggiunge le percussioni, si impossessa dei congas (credo si chiamino così) e dà il ritmo…
sono passati 51 anni dal giorno in cui Pino salì sul palco di Sanremo come batterista dei Delirium (con l’immortale “Jesahel”), ma ci dimostra quanto il tempo trascorso non abbia minimamente intaccato la sua verve…
il ritmo è travolgente e contagia tutti, sembra di essere alla “Festa di Piedigrotta” più che alla pizzeria Fuorigrotta…
e si va avanti così, ben oltre la mezzanotte, con la sola interruzione per il taglio della torta che spegne la musica ed accende l’emozione per il festeggiamento a due grandi protagonisti della musica italiana…
Nico Di Palo, con i New Trolls, omaggiati con l’esecuzione della splendida “Visioni” (che partecipò a “Un disco per l’estate” nel 1968, anno in cui incisero l’immortale “Senza orario e senza bandiera”, su testi scritti da Fabrizio De André e dal poeta Riccardo Mannerini), e dalla straordinaria esecuzione del chitarrista Claudio Cinquegrana di un brano tratto dal “Concerto grosso”.
Il periodo d’oro dei New Trolls di quei tempi era rappresentato anche dal simpaticissimo Giorgio Usai, che anno dopo anno suscita la mia invidia aggiungendo miracolosamente nuove ciocche alla sua impareggiabile capigliatura, che sembrerebbe in tenace competizione con quella di Mario Rollandini…
Mauro Culotta ha invece fatto parte dei “Gens”, gruppo che vinse il Cantagiro nel 1972 con “Per chi”, (cover di “Without you”), magistralmente eseguita da Enrico Bianchi (che fece parte dei Gens in anni successivi) con la collaborazione dell’altrettanto straordinaria voce di Alessandro Larosa, con alcune interessanti “variazioni”…
Mauro, che non ha mai abbandonato la sua chitarra che continua a governare con maestria, si è imposto negli ultimi anno come compositore tra i preferiti dall’eterna Mina, che ha inciso ben dieci brani composti da Mauro su testi di Fabrizio Berlincioni.
Con l’ulteriore soddisfazione dell’inserimento di un loro brano (“Povero amore”) nella colonna sonora del film “Nuovo Olimpo”, ultima fatica del regista Ferzan Ozpetek…
Insomma, si è capito…
una gran bella serata, ricca di vere emozioni…
ps: sicuramente scorderò qualcuno, e me ne scuso…
alla serata, oltre agli artisti già citati, hanno attivamente preso parte Alfredo Vandresi, Mario Rollandini, Elena Villa, Francesco “Fisher”, Stefano “Peo” Cavallo, Leonardo Bruzza, Stefano Genti, Pino Sinnone, Luciano Drumide.
un pezzo di storia della nostra musica – Foto di Fulvio Cappanera
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Così ho “immaginato” Mauro Culotta nel “Nuovo Olimpo”
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