23 marzo 2017
Giugno 1986, Maradona segna un gol con la mano (“la mano de Dios”), l’Argentina batte l’odiata Inghilterra, e si ritrova la strada spianata per vincere il titolo mondiale.
Ancor oggi quello “scippo” viene ricordato con gioia dal popolo argentino.
2012, Federico Pizzarotti, candidato del M5S, diventa Sindaco di Parma.
Viene posto sotto la “lente d’ingrandimento” dei media, e spesso “massacrato”…
la stampa evidenzia come il “grillismo reale” vada a cozzare contro le prassi amministrative. I grillini? Visionari, illusi…
Nel 2013 Repubblica titolava “Parma e le promesse mancate. Luna di miele finita con Pizzarotti”.
E concludeva “in città, dopo l’entusiasmo, tanti “mah!” esclamati come se su tutto incombesse una grande incognita.”
Nell’ottobre 2016 Pizzarotti lascia il M5S ed immediatamente diventa per i media una sorta di eroe nazionale, un soggetto interessante per un nuovo polo politico, “Effetto Parma”…
2012, Paolo Putti (candidato sindaco M5S) sfiora il “colpaccio” a Genova; entra comunque in consiglio comunale, capogruppo dei 5 consiglieri eletti.
Nel percorso della giunta Doria per i media locali la presenza M5S in consiglio comunale è quasi trasparente, si fa fatica a trovarne traccia.
Nell’ottobre 2016 Paolo Putti lascia il M5S, dichiarando che non darà luogo ad alcun nuovo soggetto politico.
Improvvisamente la sua presenza sui media, non solo locali, diventa quotidiana.
Viene indicato come il possibile leader del “4^ polo” in città.
Marzo 2016, Paolo Putti dichiara “Niente indugi, andiamo avanti con la lista “Effetto Genova”..”
Si dirà: ”Che c’entra Maradona?”.
C’entra, c’entra…
Ormai il dibattito politico, quello che va a scandagliare i contenuti, non c’è più.
C’è, come nella tifoseria sportiva (calcistica in particolare), l’appartenenza ad uno schieramento, da una parte o dall’altra, senza se e senza ma…
E per l’elettorato non esiste più la “memoria”, si può dire tutto, il contrario di tutto, che non conta più nulla…tanto si vota pro o contro qualcuno, a prescindere…
un cliché che è uno dei segni più negativi del contesto in cui viviamo, che viene spesso stigmatizzato dai media che però spesso contribuiscono non poco ad alimentarlo, promuovendo o ignorando figure politiche non in base a quello che fanno ma in base a “per chi” o “contro chi” lo fanno…
Per molta parte dell’elettorato il fatto di potersi (o doversi) schierare è così netto che i propri beniamini possono commettere tutte le nefandezze (o presunte tali) possibili che il risultato (in termini di voto) non cambia…
come allo stadio…
puoi anche aver segnato un gol con la mano, in barba a tutte le regole, che chissenefrega, l’importante è che vinca “la mia squadra”…
ecco, il dibattito politico oggi può trovare la sua più naturale collocazione non nei luoghi di discussione ma sugli spalti di uno stadio…
anzi, a guardarlo bene, mi pare proprio l’ultimo stadio…
ps: questo post, che non mi pare assolutamente offensivo per chicchessia (nel mio piccolo ho cercato di “leggere” alcune dinamiche che secondo me nuocciono al dibattito politico locale che sarebbe necessario) è stato pubblicato sulla mia bacheca Facebook, ed ha indotto Paolo Putti ad una serie di post in cui, partendo dal presupposto, sbagliato, che io sarei in procinto di aderire alla lista M5S del candidato Sindaco Pirondini, mi attacca con modalità e contenuti che normalmente si riservano ai “nemici giurati”…senza recedere, nonostante le precisazioni sul fraintendimento…
anche questa è una modalità “da stadio”… se non sei con me, sei contro di me…
beh, mi viene in mente una hit di Toquinho, che nella versione di Ornella Vanoni più o meno diceva così
Tristezza
per favore va via
tanto tu in casa mia
no, non entrerai mai
c’è tanta gente che ha bisogno di soffrire
e che ogni giorno piange un po’
invece Carlo vuole vivere e cantare
e devo dirti di no. . .