non ci gireremo dall’altra parte…

non ci gireremo dall’altra parte…

Sono molto affezionato a questa foto, che ho già utilizzato in passato…

l’abbiamo scattata nel 1987 a Capo Vaticano, l’ultima vacanza da “fidanzati”…

ci saremmo sposati pochi mesi più tardi, il 29 febbraio 1988.

Guardavamo dietro di noi, sorridenti, quasi un’espressione di soddisfazione per i quattro anni che erano già trascorsi dal nostro primo incontro, con tante belle storie che erano già patrimonio dei nostri ricordi…

in quel momento non potevamo sapere di essere proiettati verso un lungo cammino, che non saremmo riusciti ad immaginare manco girandoci dall’altra parte, verso l’infinito che una mano sapiente ha dipinto con lo splendido blu intenso del mare di Calabria…

non so se esista la “coppia perfetta”, e se dovesse esistere sicuramente non saremmo noi a poterla rappresentare…

nel nostro percorso abbiamo infatti conosciuto il piacere di grandi gioie ed il sapore amaro di cocenti delusioni, l’angoscia per improvvise criticità, sia all’interno che all’esterno della nostra vita di coppia, che la piacevole fibrillazione che sanno dare i successi più inattesi

abbiamo però affrontato tutto questo, almeno fino ad oggi, insieme, condividendo tutto, nella convinzione che se c’è amore, quello vero, anche “solo in due” si possa “fare squadra”, sia quando si affronta una salita irta di difficoltà che quando si percorre la piacevole discesa dei momenti più esaltanti…

oggi festeggiamo il nostro 36^ anniversario di matrimonio, e lo festeggiamo nel “giorno giusto”, il 29 febbraio, come ci può capitare solo ogni quattro anni…

sposarsi il 29 febbraio, cioè una data che si rinnova ogni 4 anni, era stata utilizzata allora anche come ironica scaramantica giustificazione, uno strumento per dribblare la famigerata “crisi del settimo anno”, che perlomeno sarebbe stata così rinviata di almeno 28 anni…

siamo andati parecchio oltre, e l’auspicio è ovviamente quello di rinnovare il più possibile questi appuntamenti bisestili…

però si sa, non siamo padroni del nostro destino e la mia età è già ampiamente dentro quella che viene giustamente definita quella “degli anziani”…

rispetto alla (per sua fortuna) più giovane Susanna ho una percezione del tempo che inevitabilmente fa vivere ogni giorno come un nuovo, straordinario regalo, che non può durare all’infinito, e che viene ancor più evidenziato quando si vanno a sfogliare le fotografie che compongono l’album dei nostri ricordi…

ricordi che, proprio grazie alle foto, sembrano riuscire nell’impossibile impresa di fermare il tempo, cristallizzandolo anche solo per un attimo…

è così ogniqualvolta mi capiti di rivedere questa immagine del 1987…

chissà, magari prima o poi ne scatteremo una simile…

come 36 anni fa, guardando dietro di noi potremo avere la stessa espressione sorridente, soddisfatti per le tante belle storie, molte più di allora, che saranno andate ad arricchire il patrimonio dei nostri ricordi…

come allora non ci gireremo dall’altra parte…

anche perché non servirà…
sappiamo che il tempo non sarà più lo stesso…

ma sappiamo anche che il futuro che ci attende, lungo o breve che sia, meriti ampiamente di essere vissuto, insieme, se è capace di darci le stesse emozioni che la nostra storia d’amore ci ha regalato in questi primi 13.149 giorni…




Il denominatore comune di tutte le foto è sempre il tempo, il tempo che scivola via tra le dita, fra gli occhi, il tempo delle cose, della gente, il tempo delle luci e delle emozioni, un tempo che non sarà mai più lo stesso.(Jeanloup Sieff, fotografo)

(clicca per ingrandire)

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