Il 7 ottobre 2023, esattamente un anno fa, tutto il mondo ha provato sbigottimento ed orrore alle immagini della feroce azione terroristica dei seguaci di Hamas, con l’uccisione di 859 civili israeliani, di 278 soldati, di 57 membri delle forze dell’ordine e con 250 persone, tra cui 30 bambini, rapite e portate come ostaggio nella striscia di Gaza.
Un’azione truce che non può trovare il minimo appiglio per una fosse anche infinitesima giustificazione.
In questo anno la “risposta” di Israele, condotta dal primo ministro Benjamin Netanyahu, è stata ancora più orribilmente efferata.
Le fonti ufficiali certificano che nel periodo 7/10/2023-31/8/2024 gli attacchi israeliani hanno causato tra i palestinesi 41.802 morti (in massima parte civili).
E’ stata diffusa una documentazione di 649 pagine con i nomi ed altri dati dei morti accertati ed identificati.
Nelle prime 14 pagine, alla colonna “età”, c’è scritto “zero”, cioè bambini che non avevano ancora compiuto un anno, nati dopo l’inizio della guerra e morti prima di averne vista la fine.
Ma non ci sono “solo” i bambini morti.
Dal 7 ottobre 2023 al 30 giugno 2024 sono oltre 2.000 i bambini che hanno subito almeno un’amputazione, ed il deposito delle protesi infantili (che necessitano di continue sostituzioni in funzione della crescita) è stato distrutto dalle milizie israeliane.
Francesca Mannocchi è una straordinaria giornalista e scrittrice, una delle inviate di guerra più stimate per il suo racconto coraggioso da diverse zone di conflitto.
Nella puntata del 4 ottobre di “Propaganda Live”, un suo servizio ci ha mostrato la faccia più nascosta di questa atroce guerra, dando voce a mamme e bambini mutilati che con altri 1.700 (800 bambini e 900 adulti) si trovano nel campo profughi di Doha, in Qatar, in una struttura che era stata realizzata per i mondiali di calcio.
Un video di circa 15 minuti nel quale, dopo i primi 5 minuti introduttivi, sono proprio le immagini e le voci di mamme e bambini (con la traduzione nei sottotitoli) ad indurci a profonde riflessioni.
I numeri ufficiali sono quelli sopra riportati, semplicemente terribili…
con un’avvertenza, sottolineata da una delle mamme intervistate:
“quando si sente parlare del numero delle vittime, si pensa che siano solo numeri…
ma la verità è che noi non siamo numeri…”
ps: nel 2006, ci furono attacchi Hezbollah a Israele.
Durante una seduta del Senato Italiano, il senatore a vita Giulio Andreotti (non propriamente un estremista), riferendosi alla situazione dei cittadini palestinesi, affermò: “Ognuno di noi se fosse nato in un campo di concentramento e da 50 anni fosse lì e non avesse alcuna prospettiva di poter dare ai propri figli un avvenire sarebbe un terrorista”.
Credo che, una volta tanto, non si potesse dargli torto…
Il servizio di Francesca Mannocchi
