Credo che ogni tifoso, anche il più “morbido”, abbia i suoi riti scaramantici.
Io, per quanto riguarda il Milan e partendo dal periodo post lockdown, dopo diversi tentativi ho trovato il mio “amuleto”: un’appetitosa pinsa (rigorosamente da asporto), per le sole partite di campionato disputate alle 20.45, con consegna alle ore 20 (ovviamente quando sono a casa).
Con questo mix per un’infinità di mesi una marea di vittorie e qualche sporadico pareggio, una sola sconfitta, lo scorso 30 ottobre, a Torino…
l’avevo inquadrata tra gli episodi che possono capitare…
Fino a ieri sera…
Ora, il Milan è comunque (per ora) secondo in classifica, davanti a concorrenti più accreditate ad inizio campionato…
ha pure superato (a differenza dello scorso anno) il primo turno di Champions League…
quindi tutto sommato un percorso ancora positivo…
però ieri sera, dopo gli inciampi con Roma e Lecce (due pareggi) e la sconfitta nella finale di Supercoppa, i “nostri” sono stati travolti, senza la minima reazione, in casa della Lazio…
altra dolorosa sconfitta, la seconda, in partite serali di campionato, e nonostante la “pinsa da asporto”…
il prossimo impegno di campionato alle 20.45 sarà il derby del 5 febbraio…
ed il dubbio amletico mi sta già divorando: dare nuovamente fiducia alla “pinsa” (un paio di episodi in due anni potrebbero non fare testo) o prendere atto che ora la “pinsa” non funziona più e, insistendo, contribuire ad una nuova dolorosa disfatta con i “cugini”?…
per giunta in una partita in cui potrebbe aggiungersi l’efficacissimo “non c’è due senza tre”…
ci sto pensando da ieri sera…
mi sa che, come il Milan dà giustamente fiducia Pioli, io debba comunque continuare a dare fiducia alla “pinsa”…
perché poi, a pensarci bene, male che vada, sarebbe da masochisti aggiungere, ad una sia pur dolorosa sconfitta sportiva, la rinuncia ai piaceri del palato…
