la pensione di anzianità che “sfuma”…
proprio come il sogno mondiale di Franco Bitossi nel 1972…
e la pensione di vecchiaia…
Febbraio 2016.
Manca un mese all’agognata pensione di anzianità.
Quarant’anni di contributi (meno della metà come collaboratore dipendente di farmacia, 21 anni come direttore/contitolare/titolare) ed i quattro anni di laurea “riscattati” sono complessivamente un sacco di quattrini destinati all’Ente di previdenza dei Farmacisti (ENPAF).
Basti pensare che alle farmacie (e quindi ai titolari di farmacia) viene prelevato ogni mese, dai rimborsi dei farmaci anticipati tramite ricette “della mutua”, quasi l’1% (esattamente lo 0,90%) non degli utili, ma del prezzo lordo dei medicinali venduti nel mese.
Oltre alla quota fissa annuale versata da tutti i farmacisti, titolari compresi.
So già che non sarà una pensione faraonica (si “vocifera” di circa 650/700 euro mensili) ma male non fanno, più o meno quanto mi costa ogni mese l’affitto di casa che potrà quindi essere “coperto” dalla pensione.
Ho lasciato l’attività lavorativa nel 2007, sono consapevole di avere il privilegio di poter vivere senza dipendere da redditi da lavoro, ma la pensione maturata è comunque un diritto acquisito, ottenuto tramite il mio lavoro…
Beh, proprio a poche settimane dal “traguardo”, il mio Ente, in difficoltà economiche, abolisce d’autorità la pensione di anzianità con effetto retroattivo a partire dal mese di gennaio…
come Franco Bitossi nel 1972…
Mi sento come Franco Bitossi al mondiale di ciclismo a Gap, nel 1972…
in fuga solitaria, sbaglia ad azionare il cambio della bicicletta, e viene raggiunto e superato proprio sulla linea del traguardo dal compagno di nazionale Marino Basso…
Bitossi non vincerà mai più una medaglia ai mondiali di ciclismo, ed io non vedrò mai più la pensione di anzianità…
(clicca per ingrandire)
prosegue la storia infinita…
e vabbè, provo a consolarmi…
aspetterò la pensione di vecchiaia nel 2021, al compimento dei 67 anni…
e invece…
Ottobre 2022
La pensione di vecchiaia non è stata erogata nel 2021 perché nel frattempo l’età pensionabile per l’ENPAF è stata spostata a 68 anni e nove mesi.
Raggiungerò questa quota il 14 dicembre…
Ho scritto all’ENPAF chiedendo di conoscere la cifra mensile che mi sarà riconosciuta.
La risposta è stata sconcertante…
608 euro/mese per 13 mesi…lordi…
mi ero illuso di pagarmi almeno l’affitto di casa…
sarà per un’altra vita…
forse…
a scanso di equivoci…
ps: ribadisco, a scanso di equivoci, di sentirmi comunque un privilegiato, perché già da 15 anni ho potuto lasciare l’attività lavorativa, senza necessità di dipendere da uno stipendio…però, come detto, la pensione è, come per tutti, un diritto acquisito grazie al proprio lavoro…
certo che se per “campare” dovessi dipendere da 608 euro lordi al mese…
