tattiche? strategie? no…c’è un unico, insostituibile fattore per determinare i successi o gli insuccessi sportivi…
Chi, oltre ad essere tifoso di uno sport, è stato anche praticante lo sa…
più che tattiche, strategie ed altre cose puramente teoriche c’è un fattore, uno solo, insostituibile, in grado di determinare i successi o gli insuccessi sportivi: la scaramanzia.
Indossare prima la maglietta e poi i pantaloncini, prima il calzettone sinistro poi quello destro, le scarpette al contrario, prima la destra e poi la sinistra…
e quando smetti di giocare e diventi tifoso tutto viene trasferito al posto sul divano, al menu prepartita, ai bisogni fisiologici trattenuti per evitare di alzarsi e rompere l’incantesimo…
tutte cose che conosco benissimo e che tengo presenti, sempre, quando si avvicina il derby Milan Inter…
mai avere in casa un interista!: è matematico, se va bene pareggi!…
la vita però è piena di insidie, e la scaramanzia sportiva non sfugge agli imprevisti che caratterizzano la vita di ognuno di noi…
Giorgio Fugazzi, benché interista, è un carissimo amico.
Da qualche tempo ha trasferito la sua attività negli Emirati Arabi con impegni di lavoro che lo portano a viaggiare di frequente e, di tanto in tanto, gli capita di riuscire a mettere, tra un volo e l’altro, un salto a Genova; ed in quei casi è un sempre un piacere trascorrere la serata insieme.
Purtroppo uno di quei “di tanto in tanto” cadde il 21 ottobre 2018, giorno in cui si tenne il derby di andata.
Essendo a conoscenza del nostro abbonamento Sky chiese di poter venire a casa nostra, per vedere insieme il derby.
Avreste respinto al mittente il desiderio di un amico che non vedete da tempo?
Se c’è di mezzo il derby e lui è interista la risposta dovrebbe essere: sì, senza se e senza ma!!!
Dico dovrebbe, perché io quel 21 ottobre non me la sono sentita…
e si sa come è finita…
una mezza papera di Donnarumma, forse l’ultima in questo campionato, ed un gol, evitabilissimo, di Icardi al 92’, quando non c’era più margine per rimediare…
ed in aggiunta gli sfottò di ordinanza dell’amico…
Ieri era il giorno del derby di ritorno, nuovamente di domenica sera, ma mi sentivo assolutamente tranquillo.
Giorgio era, senza dubbio, ad Abu Dhabi ed avevo drasticamente evitato di prendere in considerazione qualunque ipotesi diversa dalla mia postazione sul divano, con la sola presenza in casa di Susanna, ex tifosa milanista convertitasi alla Samp dal 1992, cioè da quando ci siamo trasferiti a Genova e comunque ininfluente sul derby della Madonnina.
Le insidie però, come dicevo, capitano proprio quando meno te le aspetti…
Di solito evito il prepartita, con le dissertazioni dei commentatori, spesso buone solo a riempire gli spazi tra uno spot e l’altro…
ieri sera, incautamente, ho anticipato di qualche minuto e mi sono beccato quelle che si sarebbero rivelate come micidiali gufate anti Milan…
nel 2019 è la difesa meno perforata d’Europa, con tre soli gol subiti…
Materazzi ha “sportivamente” riconosciuto la crescita di Romagnoli, definendo il centrale del Milan uno tra i migliori al mondo…
non essendoci, a parte Susanna, nessun altro in casa, non ho avuto difficoltà a far scendere entrambe le mani, rapidamente, proprio là dove si trova la migliore fonte maschile di scongiuri…
con la certezza di aver disinnescato la terribile gufata…
una “mossa” che, come vedremo, si rivelerà incauta, disinnescando precocemente un patrimonio di potenziale antisfiga che sarebbe stato più utile più avanti…
non avevo infatti fatto i conti con la perfidia dell’amico nerazzurro…
20.32, la partita è iniziata da un paio di minuti e vengo distratto dal segnale di una notifica sullo smartphone…
incautamente la mano destra va a cercare lo smartphone, sul bracciolo destro del divano e, mentre con l’occhio sinistro seguo la partita, già preoccupato dalla maggiore intensità degli avversari, l’occhio destro va a leggere il display…
anatema!!!
è un messaggio Whatsapp di Giorgio che, da Abu Dhabi (dove sarebbe già ora di dormire) mi scrive: “Ciao Carlo, volevo salutarti. L’altra volta aveva portato bene…”, e ci aggiunge tre palloni da calcio (il cui significato premonitore si sarebbe evidenziato più avanti)
il tempo di scrivere un bel “vaff…” ed ecco che Vecino approfitta di un distratto Romagnoli (toulì!!!) e porta in vantaggio l’Inter…
Ho già esaurito tutte le efficaci fonti maschili di scongiuri…
mi guardo attorno, c’è solo Susanna…
è un momento nel quale vorrei tanto che Susanna fosse solo il nome strano di un disinvolto, potente maschio pronto ad offrirmi una nuova fonte di scongiuri da strofinare…
assisto, impassibile, ad un primo tempo imbarazzante, in cui potremmo prenderne almeno altri due…
arriva l’intervallo, tutto sommato è andata bene, possiamo solo migliorare…
e prima o poi Giorgio andrà a dormire
ecco, il tempo di pensarlo e si materializza un suo nuovo messaggio whatsapp:
“io vado a dormire…buona notte, volevo risalutarti…non si sa mai…”
non ho in casa cornetti rossi, mi rassegno…
le squadre tornano in campo e, puntuale come un orologio svizzero, dopo una manciata di minuti, il messaggio di Giorgio produce effetto, con il secondo gol nerazzurro…
Dopo il 2-1 un Milan più pimpante rinnova le mie speranze, che vengono frustrate da un “rigorino” che se l’avessero dato alla Juve immediatamente tutto il mondo, a qualunque latitudine, sarebbe stato assordato dal coro “ladri, ladri”…
non ho speranze, so già che il rigore sarà trasformato, era già scritto in momenti “non sospetti”…
solo ora ci faccio mente locale…
il primo messaggio di Giorgio si chiudeva con tre palloni…
tre, come i gol subiti…
ed esattamente tanti quanti quelli incassati complessivamente nei primi tre mesi 2019 dalla tanto incensata (dai gufi commentatori pre partita) difesa eccezionale del Milan…
il finale arrembante si infrange sul pareggio negato da un casuale ginocchio di Handanovic su colpo di testa a colpo sicuro di Castillejo e sul tiro di Cutrone respinto sulla linea di porta da D’Ambrosio…
in scivolata, con le cosce aperte, proprio lì dove stanno le più importanti fonti maschili portafortuna…
le stesse che avevo incautamente già utilizzato, e disinnescato senza possibili fonti alternative, già prima della partita…
è così che si vincono, o si perdono, i derby…
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