una serata veramente speciale…
non tanto per il “mio” Milan, capace di trasformare un deprimente 2-1, in casa del Frosinone in un più accettabile 2-3…(della serie quest’anno accontentiamoci così…)…
una soddisfazione per il tifoso rossonero da sempre, ma per essere definite “speciali” le serate hanno bisogno di ben altro…
nel nostro caso, ad esempio, la serata è diventata assolutamente speciale grazie alla presenza del nostro amico Ndiagar Gueye, che proprio oggi ha compiuto 33 anni.
Susanna è bloccata in casa da un problema al ginocchio, immobilizzato da un tutore, e non potendo uscire anziché invitare Gueye al ristorante lo abbiamo invitato a cena a casa nostra, per festeggiare con lui, come si fa con uno di famiglia.
Gueye, come ho già avuto modo di ricordare in passato, qualche anno fa è stato impegnato, al Pianacci, in lavori di pubblica utilità, affrontati con tale impegno da meritarsi un contratto in impresa edile, dapprima a tempo determinato, ora a tempo indeterminato.
Grazie al suo lavoro è riuscito a garantire le cure ospedaliere in Senegal dapprima ad un suo cugino e successivamente per una grave malattia che ha colpito sua mamma, ed a sostenere le spese di suo figlio Gabriel, che fra poco compirà 3 anni.
Pochi minuti prima della cena, dal divano di casa nostra, Gueye ha chiamato suo papà, quasi ottantenne, che ovviamente è orgoglioso di suo figlio che, così lontano da loro, è riuscito a cavarsela egregiamente…
e dal Senegal ha voluto inviare un timido, gradevole saluto ai nuovi amici di suo figlio.
Per noi, che lo abbiamo “accompagnato” in questo percorso, un pizzico di orgoglio e tanto affetto, che ci porta a considerarlo uno di famiglia…
la torta con le candeline a ricordare i suoi primi 33 anni, l’emozione per la foto che lo ritrae con il piccolo Gabriel, e la “foto di famiglia”, con l’ormai immancabile batuffolo bianco…
sì, proprio una serata speciale…
