14 giugno 2017
un’analisi, lucida e condivisibile, postata su Facebook dall’amico Enrico Testino.
Un’attenta lettura non è di certo tempo sprecato…
Per dirla male e grezzamente.
Gli unici partiti che mi preoccupano sono quelli che palesemente promuovono violazioni ai Diritti Umani.
Nel ballottaggio del 25 la scelta, quindi, dovrebbe avvenire automaticamente, anche in omaggio, per me, alla mia storia famigliare e personale di rispetto ai valori della Resistenza.
Nell’avvicinarmi a quella scelta però, trovo una “resistenza”, non insormontabile, ma utile da sentire e chiarirmi.
Ho resistenza a votare per una coalizione elettorale dove alcuni dei suoi rappresentanti, candidati, e alcune sue reti, hanno provato a darmi “calci in faccia” per 10 anni almeno. In molte attività collettive, in molti lavori, in molti ambiti di azione pubblica.
E non sono episodi così isolati da parlare di singoli situazioni.
Solita precisazione che tutti quelli che mi conoscono sanno che è vera e praticata: nel PD e in altri partiti della sinistra elettorale odierna ci sono centinaia di persone appassionate, oneste, mie amiche, che sostengo anche nelle loro attività sociali e di percorsi collettivi…
Ciononostante penso che quello che provo io sia esemplificativo del perché chi ha governato questa città incontra sempre più difficoltà a trovare consenso e sostenitori.
Uno dei motivi (oltre alla gestione che può essere criticata) è che hanno dato botte a persone attive perché non erano elettoralmente allineate e senza dubbi.
Poi, ovvio, un difetto di oggi è la poca capacità di confrontarsi, mediare, perdere qualcosa di personale per guadagnare tutti…
e quindi ci metto, da parte mia, questa disponibilità. Ma questa disponibilità deve essere di tutte le parti.
Non so se vincerà la resistenza o la scelta.
Ma volevo condividere con molti questo conflitto…
perché penso sia comune con tanti e sia, purtroppo, motivato.