Mi capita spesso di assistere, da telespettatore, alle diverse ospitate televisive in diversi talk di Italo Bocchino, ex parlamentare, ora direttore de “Il Secolo d’Italia”.
Non sono mai riuscito ad apprezzare i suoi interventi, conditi da ingiustificata arroganza da “so tutto io e ve lo dico”…
Il punto “più alto” è stato raggiunto dalla propaganda al suo libro, “Perché l’Italia è di destra”, che il Presidente del Senato Ignazio Benito La Russa vorrebbe addirittura inserire tra i libri di testo nelle scuole.
Un azzardo che ha avuto il placet ironico della docente universitaria di storia contemporanea Michela Ponzani, che così lo ha smontato: “Testo scolastico? Sì, per far vedere come viene mistificata la storia”.
Quindi, in buona sostanza, ho da tempo maturato la convinzione (opinabile, ma legittima come ogni opinione) che il mio scarso apprezzamento nei confronti di Italo Bocchino sia ampiamente giustificato.
Poi, come spesso capita, arriva l’occasione in cui ti accorgi di avere sbagliato, ed occorre, correttamente, fare ammenda.
Ieri sera ho seguito “Piazza pulita”, che aveva tra i suoi ospiti Maria Giovanna Boccia e per l’appunto Italo Bocchino.
Quest’ultimo ha avuto un atteggiamento (anche nell’espressione del volto) assolutamente deplorevole, che non è cambiato minimamente manco quando alcune sue “accuse” (che dichiarava “documentate”) sono state respinte al mittente con tanto di prova documentale.
Vien da chiedersi se il suo atteggiamento sarebbe stato lo stesso se, anziché una donna pacata e di piacevole aspetto, avesse avuto di fronte un uomo agguerrito almeno quanto lui.
Domanda pleonastica, è nella natura “storica” di una certa parte…
Quindi devo fare ammenda: Italo Bocchino è ancora “meno apprezzabile” di quanto pensassi…
