14 luglio 2016
Poche ore fa è mancato Stefano Borghi. Aveva 75 anni.
Nel marzo 1997, in occasione della “nascita” del Circolo Pianacci, benché già dovesse fare i conti con la sclerosi multipla, si era messo a disposizione con molto entusiasmo.
Entrò a far parte del primo Consiglio Direttivo e, in virtù della sua laurea in giurisprudenza, fu incaricato della stesura del primo regolamento e del primo Statuto.
La foto in alto a destra è del 20 settembre 1997, in occasione della prima “pionieristica” serata musicale; era presente anche il Sindaco Adriano Sansa e Stefano stupì tutti presentandosi con un invidiabile aplomb britannico, con tanto di papillon…
Il progredire della malattia non gli fece perdere un briciolo né della sua combattività né della sua lucida e vivace intelligenza, che non mancava mai di “condire” con un pizzico di ironia; ha collaborato a lungo con l’AISM (Membro del Comitato di Redazione di SM Italia), è stato pubblicato un suo libro….
Si trasferì poi a Quarto, in una casa con spazi più appropriati alle sue necessità.
I miei contatti con Stefano sono proseguiti con periodiche chiacchierate telefoniche (l’ultima poche settimane fa) e nel 2013 riuscimmo a concordare ed organizzare una “rimpatriata” al Pianacci. Gli proposi di andarlo a prendere con la mia macchina ma lui, dopo essersi fatto accompagnare con l’ambulanza fino alla Croce Azzurra, preferì presentarsi con “pollicino”, una carrozzina elettrica che gli consentiva un minimo di indipendenza negli spostamenti (in basso nella foto del 6 luglio 2013).
Dopo la rimpatriata, dovendo tornare alla Croce Azzurra, accettò che gli facessi da “apripista” con il mio scooter, un po’ come capita per i ciclisti al Giro d’Italia…
tant’è che, giunto a destinazione, commentò “la prossima volta non metto la camicia, metto la maglia rosa…”.
Abbiamo spesso dialogato via Facebook, “luogo” sul quale non ha mai fatto mancare parole di apprezzamento nei confronti miei e di Susanna…
anche di recente, lo scorso 1 giugno…
Porterò sempre dentro di me il ricordo di una persona di grande dolcezza, intelligenza ed ironia, e di indiscutibile forza d’animo, che gli ha consentito di affrontare per molti anni i disagi che caratterizzano la sclerosi multipla…
Mi resterà, però, un ormai insanabile rammarico….
una settimana fa (il 5 luglio) mi ha telefonato mentre ero impegnato con il chirurgo che dovrà operare prossimamente Susanna alla spalla.
Il telefono era silenzioso, mi sono accorto della chiamata solo dopo la visita…
fossimo stati lì con la macchina lo avrei chiamato subito utilizzando l’auricolare…
eravamo con lo scooter ed ho pensato di chiamarlo con più calma più tardi, al rientro a casa…
me ne sono scordato, “aiutato” dalla frenesia di alcuni impegni programmati in quei giorni, ma non cerco scuse, me ne sono proprio dimenticato…
me ne sono ricordato poche ore fa, quando ho appreso la triste notizia, e la tristezza si è ulteriormente dilatata…
Vabbé Stefano, dai… facciamo così…..
Quando ti raggiungerò lassù sarai autorizzato a “darmi buca” ogni volta che ti va….
tanto so che non lo farai….
Buon viaggio caro Amico, ora “pollicino” non ti serve più…
ora puoi volare…