“Cara mamma, ti spiego Istanbul” – (Dj Nio)

Nel 2016 Federico Rosa, ovvero Dj Nio, lascia Genova e decide di stabilirsi a Istanbul. Gli inizi non sono semplici, poi sboccia un grande amore…

Nel 2011, al PalaCep, all’interno di un progetto dedicato ai 150 anni dell’Unità d’Italia, presentammo “Il nuovo canto rap degli italiani”, l’inno d’Italia riscritto dagli ZeroPlastica e “rimusicato” dalla Filarmonica Sestrese, la prima banda che, il 10 dicembre 1847 (14 anni prima dell’Unità d’Italia), lo suonò per la prima volta ad Oregina.

Una vera e propria “incursione rap”, curiosa ed azzeccatissima fusion tra l’Orchestra Filarmonica Sestrese ed i rappers Lorenzo “Lure” Angiolieri e Federico “Nio” Rosa.

Nel 2016 Federico Rosa, cioè Dj Nio, lascia Genova e si trasferisce ad Istanbul.

A distanza di quattro anni esce “MammaLiTurki”, un progetto in cui si fondono musica, fotografia, video, grafica per rappresentare una realtà lontana che è diventata la nuova casa di Dj Nio.
E’ anche lo strumento con il quale Dj Nio vuole tranquillizzare sua mamma, farle sapere che lì lui si sente realizzato, e va tutto bene, che anche lì, nonostante tutto, la vita procede e la gente cerca di viverla normalmente.

La mamma di DJ Nio aveva avuto modo di visitare Istanbul anni fa, restandone affascinata, ma ciò non le ha impedito di preoccuparsi, come tutte le mamme, e sono molte, che vedono i loro figli cercare la loro realizzazione lontano dagli affetti famigliari…
una preoccupazione ancora maggiore quando, come è capitato a Dj Nio, la si cerca in paesi nei quali si devono fare costantemente i conti con il terrorismo.
Per un lungo periodo si sono sentiti tutti i giorni, con Dj Nio impegnato a rassicurarla in tutti modi.

Ora ha uno strumento in più, il frutto di un percorso artistico durato quattro anni del quale, come sottolinea Dj Nio, lei è stata l’ispiratrice.
E non a caso il sottotitolo è “come spiegare Istanbul a mia madre”…

Oggi è la “Festa della mamma” e, attraverso lo stupendo video “MammaLiTurki” e l’articolo dedicato da “Repubblica” alla storia di Dj Nio, in questa pagina, mi fa piacere rivolgere un affettuoso pensiero a tutte le mamme che devono affrontare la lontananza dai loro figli.

Oggi è anche, per pura combinazione, il compleanno di Lorenzo “Lure” Angiolieri, la “seconda metà” degli ZeroPlastica…
l’occasione giusta per fargli auguri attraverso il ricordo (sempre in questa pagina) di quella “magica” serata del 9 luglio 2011 al PalaCep…

L’articolo di Erica Manna per “Repubblica Genova”
6 maggio 2021

CARA MAMMA, TI SPIEGO ISTANBUL

«Parla turco, in latino, vuol dire guardato con sospetto. Io mi sono sempre sentito un po’ così».

Inizia da una fine, la storia di Dj Nio, nome d’arte di Federico Rosa, fondatore del gruppo rap Zero Plastica, dj e produttore internazionale con vent’anni di carriera alle spalle.

Inizia da una fine perché «nel 2015 la vita mi ha tolto tutto. Ho perso il lavoro, l’amore, la casa, mio nonno, che era forse la persona a cui ero più legato. Anche la mia salute. rischiando quasi di morire».

Un giorno un amico passa da Genova. «Dice: è giunto il momento di cambiare aria. Mi propose di andare da lui a Istambul, dove viveva da anni. Pochi giorni dopo ho preso un biglietto di sola andata».

Il primo impatto non è il paradiso che Dj Nio aveva conosciuto da turista: «L’ombra nera del terrorismo paralizzava la vita rendendo pericoloso e impossibile anche solo fare la spesa al mercato. Mi sono trasferito in Turchia nel momento in cui gli stranieri che vivevano là da anni stavano abbandonando in massa il Paese per via della minaccia terroristica costante». Eppure, nonostante «Istanbul mi abbia preso un po’ a schiaffi inizialmente, poi mi ha rimesso in piedi. Facendomi apprezzare il senso della vita».

Inizia così il progetto “MammaLiTurKi”: da scatti che catturano quella quotidianità che le persone affrontano a testa alta, senza paura.
Fotografie da mandare in Italia.
«A mia madre, per tranquillizzarla. E mostrarle la forza di spirito unica della gente che, nonostante la paura, continuava a vivere normalmente».
È qui, il fulcro di “MammaLiTurKi – Come spiegare Istanbul a mia madre”, fotolibro e documentario.

Perché quelli che all’inizio sono scatti condivisi sui social diventano un progetto multimediale vero e proprio.

Per raccontare la realtà di un Paese che resiste: attraverso musica, fotografia, grafica e video, che si incontrano e si fondono.

Dj Nio sceglie di restare: anche dopo aver subìto per errore un arresto durante il tentato golpe del 15-16 luglio.

Inizia a collaborare con altri musicisti, ed entra a fare parte del collettivo artistico Beton Orman (letteralmente “Giungla di cemento” in turco), con cui organizza serate ed eventi a base di black music.

«Come Dj, è lì che per la prima volta nella mia vita mi sono sentito veramente libero», racconta.

Voglia di rinascita, di prendere tutto con maggiore leggerezza.
E ironia, a partire dal titolo: Mamma, li Turchi!.

Questa espressione, coniata durante le scorribande medioevali dell’impero Ottomano sulle coste italiane – emblema della paura del diverso, del Medioriente e del mondo musulmano – viene ripresa per esorcizzare questo pregiudizio antico.

E diventa anche una dedica alla memoria del nonno che, ironia della sorte, si chiamava proprio Giovanni Turco.

«Noi genovesi siamo stati in armonia con la Turchia per secoli – riflette Nio – sul territorio sono ancora presenti frutti delle colonie della Repubblica marinara, segno che una convivenza pacifica è possibile».

Nio ha campionato vecchi dischi anatolici e li ha colorati di nuove sfumature.
Il risultato è la colonna sonora al documentario, girato poco prima della pandemia da Michele Vindimian, film maker trentino adottato da Genova da più di dieci anni.

Il libro è stampato a tiratura limitata, acquistabile sul sito dell’artista djnio.net.

«È dedicato alla memoria di mio nonno. Ma è mia madre, l’anima ispiratrice. È un mio modo per dirle: aspetta guarda, in realtà va tutto bene».

Gli ZeroPlastica, l’Orchestra Filarmonica Sestrese ed “Il nuovo canto rap degli italiani”
– progetto, video, testo –