Nella “classifica delle vaccinazioni” l’Italia è tutt’altro che ultima, ha la più alta percentuale nei paesi dell’Unione Europea.
Nella “classifica del crollo del PIL”, Germania a parte, l’Italia è in linea con la Francia (leggermente meglio) e la Spagna (leggermente peggio).
Poi se uno vuole continuare a raccontare che siamo i peggiori sui vaccini, siamo i peggiori sul PIL, siamo i peggiori su tutto…
vabbè, evidentemente avrà altre motivazioni che non siano quelle dell’informazione giornalistica, magari della partigianeria politica.
(Sebastiano Barisoni, “Focus Economia”, Radio 24-Il Sole 24 Ore, 2 febbraio 2021)
“Radio 24- Il Sole 24 Ore” è da molti definita, tout court, “la radio di Confindustria”.
Quindi non si può proprio pensare che possa essere accusata di sostegno al governo Conte…
Sebastiano Barisoni è vice direttore esecutivo dell’emittente ed ogni giorno conduce una rubrica, “Focus Economia”, molto seguita, incentrata sui temi economici.
Nel corso della puntata di martedì 2 febbraio Barisoni, che non ha mai lesinato critiche al governo Conte, ha messo al centro i dati nazionale sulle vaccinazioni e sul crollo del PIL, denunciando senza mezzi termini le informazioni scorrette, le grandi inesattezze che vengono diffuse da molte reti televisive.
E precisa, a scanso di equivoci, che continuare a raccontare che siamo i peggiori sui vaccini, siamo i peggiori sul PIL, siamo i peggiori su tutto…
avrà altre motivazioni che non siano quelle dell’informazione giornalistica, magari della partigianeria politica.
In questo video (totalmente sottotitolato) ho estrapolato una manciata di minuti, quelli principalmente dedicati a questi argomenti.
Qui sotto la trascrizione.
Sebastiano Barisoni, “Focus Economia” (Radio 24 – Il Sole 24 Ore”, 2 febbraio 2021
“Così sono rimasto da spettatore più che altro molto sorpreso da alcune non dico disinformazioni, ma informazioni sicuramente scorrette in merito a un insieme di cose.
Siccome questo programma si occupa da sempre di numeri, cerca di occuparsi di numeri, cerchiamo di mettere un po’ di ordine nei numeri, sia perché l’Italia ha molti problemi, a partire dalla crisi di governo che si è aperta…
però delle volte il tafazzismo non capisco dove voglia portare, cioè dare una percezione più negativa di quanto non sia del nostro Paese…
a me sembra operazione di masochismo puro.
Il che non vuol dire negare i problemi che ha la politica italiana e i ritardi del Recovery Plan, ne abbiamo parlato decine di volte, la governance del Recovery Plan, quindi anche gli errori in cui è incappato il governo Conte, che abbiamo messo in evidenza prima e anche durante la crisi aperta da Italia Viva.
Non è tutto nero o tutto bianco, però continuare a sentire che l’Italia ha il crollo del PIL peggiore dei paesi europei, e che la campagna vaccinale italiana è quella che fa più schifo dei paesi europei, ci porta a dover tornare ai numeri che come ho detto già altre volte hanno la testa dura.
Partiamo dai numeri sui vaccini, sappiamo che Israele ha il 56% della popolazione…
attenzione, quando si guardano queste percentuali si va a vedere il numero di dosi iniettate complessivamente.
E’ chiaro lo dico subito, che nel caso di Pfizer tu hai bisogno della prima e della seconda dose, quindi scorporerò i due dati, però le percentuali prendono, a livello mondiale, il numero di iniezioni che tu hai fatto, quindi contano sia la prima che la seconda dose, e vanno a vedere la percentuale rispetto alla popolazione.
Allora fermo restando che Israele è irraggiungibile col 56% e anche gli Stati Uniti col 9,4%, poi c’è, fuori dall’Europa, la Gran Bretagna che è partita prima, lo sappiamo tutti, e sta ritardando volutamente la seconda dose di Pfizer.
Quindi tutte le iniezioni che fa, le fa diciamo di prima dose, perché vuole aspettare più tempo, è una scelta strategica dice “è meglio immunizzare in qualche modo anche se non al 96% che non immunizzare”; la Gran Bretagna è al 14,4% ma qui stiamo sommando dose prima e seconda.
Al primo posto in Europa, tra i maggiori Paesi, sicuramente c’è l’Italia con il 3,26%.
Cosa vuol dire?
Vuol dire che noi abbiamo fatto 2 milioni e 29 mila a ieri, già questa mattina alle 8, 2milioni di iniezioni di dosi somministrate, divise in 1 milione e 346 mila per almeno la prima dose la prima iniezione, e invece 683 mila che hanno ricevuto anche la seconda dose.
Ecco perché si arriva a un totale di 3,26%.
In realtà scorporando il dato ci sono il 2,23% degli italiani che hanno avuto la prima dose, ripeto 1 milione 346 mila persone, e di questo milione 346 mila persone quasi la metà, più della metà, 683 mila hanno avuto anche la seconda pari all’1,13%.
Sommando le prime e seconde dosi somministrate si arriva a 2 milioni.
Ma il calcolo viene fatto anche per gli altri paesi, cioè anche la Germania che è dietro di noi con il 2,95% con questo calcolo, la Francia è al 2,35%.
Quindi pur con tutti i ritardi dovuti, in questo caso alle forniture, per quello che riguarda questa prima fase, quindi personale RSA e personale medico o comunque personale ospedaliero, l’Italia ha una percentuale di tutto interesse a livello europeo.
Quindi è sbagliato dire come ho sentito, in maniera secondo me volutamente disfattista, abbiamo vaccinato solo 600 mila persone…
No, no, sentivo ieri Capezzone, su questo, faccio nome cognome…
si sbaglia volendo sbagliare caro Capezzone…le persone vaccinate sono un milione 346 mila di queste 630 mila hanno avuto anche la seconda dose.
Però se dobbiamo dire chi ha avuto la prima, visto che la Gran Bretagna dà solo la prima, siamo a 1 milione 346 mila.
Questi i numeri che mi interessava chiarire, per quello che riguarda la campagna vaccinale, pur con tutti i ritardi dovuti, attenzione a dire sempre che siamo i peggiori, non capisco perché…
invece dopo il meteo e la pubblicità parleremo della classifica sul PIL.
Anche qui ho ascoltato in alcune reti televisive grandi inesattezze…
a parte che il dato italiano ancora non c’era…
Siamo i peggiori, abbiamo chiuso di più, abbiamo avuto il crollo più forte, abbiamo messo soldi…
guardate, non è una bella gara quando tu hai cali diciamo in media in Europa del 6%…
però dopo il meteo e la pubblicità daremo anche per chiarezza la classifica dell’andamento del PIL nel 2020, per le principali economie chiaramente.
Poi se uno vuole continuare a raccontare che siamo i peggiori sui vaccini, siamo i peggiori sul PIL, siamo i peggiori su tutto…
vabbè, evidentemente avrà altre motivazioni che non siano quelle dell’informazione giornalistica, magari della partigianeria politica.
Dunque vedo molti messaggi sui dati ma guardate.
Il problema è capire in percentuale, dal punto di vista dei vaccinati, qual è la percentuale italiana rispetto agli altri Paesi, perché è chiaro che tutti i paesi europei hanno avuto un ritardo nelle consegne.
Ripeto 1 milione 346 mila persone con la prima dose, come fa tutta la Gran Bretagna quando dice 14%, e 683 mila ha avuto anche la seconda dose.
Il calcolo delle dosi somministrate viene fatto in tutti i paesi europei che somma prima e seconda, non è che si fa solo per l’Italia.
Ecco perché fa 3,26% in Italia, 2,95% in Germania, 2,35% in Francia.
Comunque non voglio ribattere agli ascoltatori su questo, andiamo invece sul Pil.
Allora, anche qua ho sentito dire l’Italia è il peggiore di tutti i paesi.
Per carità guardate con la cifra che sto per leggere, oggi il dato è ufficiale, c’è poco da rallegrarsi…
nel 2009 quando ci fu il crollo peggiore del PIL degli ultimi decenni facemmo un meno 5,5… quest’anno abbiamo fatto meno 8,8%.
Tra l’altro nel quarto trimestre è sceso del 6,6% rispetto all’anno prima, a dimostrazione che dopo il più 16 c’è stata una bruttissima frenata nel quarto trimestre in occasione della seconda ondata, e anche di tutte le chiusure che ne sono conseguite, quindi non c’è nessun festeggiamento, nel meno 8%.
Allora il PIL acquisito per il 2021, quindi se tutti i quattro trimestri fossero zero è già del +2,3 per cento.
Qual è anche in questo caso la classifica degli altri PIL?
Beh insomma è molto semplice.
Noi abbiamo fatto meno 8,8%, il governo aveva stimato meno 9%.
C’è stata questa frenata molto forte nell’ultimo trimestre, la media europea è meno 6,6, la Germania ha fatto meno 5,3% ed è tra i migliori, parlo di paesi grossi
la Francia ha fatto meno 8,3, poi c’è l’Italia meno 8,8 e poi la Spagna meno 9,1.
Quindi noi siamo tra la Spagna e la Francia da questo punto di vista.
Ripeto non c’è niente da festeggiare.
Semplicemente si tratta di mettere un po’ di ordine sulle cifre.”
