Venerdì 17, è la giornata dedicata al “gatto nero”…
Evidentemente Neve lo sa, è una splendida gattina dal pelo folto, morbido, candidamente bianco, e no, non può essere la “sua” giornata…
Attende infatti che passi la mezzanotte, che arrivi il giorno 18…
è quasi l’una di notte, Susanna è “crollata” dal sonno, ed è già a letto…
io invece sto resistendo sul divano, per gustarmi la “top ten” di Propaganda live…
Neve salta sul bracciolo del divano, con un balzo è sulla mia (morbida?) pancia, e mi stampa una serie di baci felini sulla guancia…
poi si accuccia, ed io timidamente provo ad accarezzarla…
di solito, come ho già detto, mi interpreta soprattutto come “compagno di giochi”, e parte all’attacco della mia mano…
stavolta no, inizia fare le fusa, e si appiattisce, facendosi coccolare a lungo…
più mi avvicino alla zona del collo e dietro le orecchie, e più sale l’intensità della melodia delle sue fusa…
mi sento quasi un direttore d’orchestra, una sorta di Von Carlayan che modula la melodia di questa straordinaria orchestra con il movimento delle sue mani, alla direzione della sonata beethoveniana notturna “Al chiaro di Neve”…
continuo così, fino all’1.35…
Neve non ha smesso un secondo di fare le fusa, io non ho smesso un secondo di coccolarla e, contemporaneamente, usando il secondo neurone che noi maschi spesso non ricordiamo di avere, attivo la fotocamera del mio smartphone, e provo ad immortalare questo momento…
1.45, decido che sia ormai giunta l’ora di raggiungere Susanna, e con un movimento brusco provo a risvegliare Neve…
si gira stupita, con comprensibile aria sonnacchiosa, fa un esercizio di stretching e mi guarda, con lo stesso sguardo che aveva Arnold quando chiedeva a Willis “Che cavolo stai dicendo Willis?”…
“Che cavolo stai facendo Carlo?”…
mi pare che voglia proprio dirmi questo…
scende lentamente dalla mia pancia poi, sempre più lentamente, scende dal divano, e va in cucina, a sgranocchiare qualche crocchetta…
si sarà offesa…
spengo la luce, raggiungo il mio letto, e Neve non mi ha seguito (e manco preceduto, come fa di solito…)…
mi sa che inconsapevolmente, anziché “Al Chiaro di Neve” ho diretto “L’incompiuta”…
