Come fu lo scorso anno per il Napoli, così quest’anno occorre togliersi il cappello e fare i complimenti all’Inter, che ha strameritato uno scudetto che, proprio come il Napoli, dopo cessioni estive clamorose, non la vedeva, ad agosto, tra le possibili favorite (curiosamente è stato così per gli ultimi tre scudetti, Milan 2022, Napoli 2023 ed Inter 2024).
Il fatto che l’abbia conquistato proprio in un derby in trasferta sinceramente a me non sposta più di tanto e la doppia stella (ma qui non vorrei scatenare polemiche tra i tifosi interisti) sarà tale quando si conquisterà la ventesima sul campo.
Per me è il meritatissimo, strameritatissimo 19^ scudetto più uno…
Ovvio che dia un po’ di fastidio, ma mi hanno dato più fastidio certe isterie (vedi Theo) che non sono una novità e che inficiano (a mio modesto avviso) la caratura di un giocatore importante; e con lui la “leggerezza” di Tomori che ha il merito di aver riaperto la partita ma, diffidato, si è preso un giallo evitabilissimo a settanta metri dalla sua porta…
così contro la Juve, la prossima settimana (partita ai fini della classifica più importante di quella di ieri sera) saremo di nuovo in emergenza nei difensori centrali (oltre all’assenza di Theo e Calabria sulle fasce).
Tornando all’Inter, chapeau per Simone Inzaghi, che non mi sta per nulla simpatico ma che è indiscutibilmente bravo.
Lo scorso anno se la società avesse dato ascolto ai tifosi sarebbe stato esonerato poco dopo la metà del campionato…
agli amici interisti in quel periodo ricordavo che il problema non era l’allenatore…
il gioco della sua Lazio era assolutamente una delizia e senza la lunga interruzione per il lockdown, sarebbe stata una serissima candidata per quello scudetto…
Si è rifatto in pochi mesi, con finale Champions (che senza la “parata” di Lukaku avrebbe forse avuto un esito diverso) e scudetto.
Spero che anche il Milan, come società, faccia le sue valutazioni su Pioli turandosi le orecchie verso chi è passato in breve tempo dalla santificazione (“Pioli is on fire”) alla contestazione più becera.
Tra gli allenatori “disponibili” non vedo in giro fenomeni che possano assicurare una conduzione più solida e credo che anche Inzaghi se avesse dovuto aver a che fare con infortuni (soprattutto tra i difensori) di lunga durata, ripetuti, e numerosi, forse avrebbe fatto più fatica…
Qualche riflessione in più la farei sulla rosa, ma non sono un dirigente del Milan e non sono io a metterci i quattrini.
E, comunque vada, complimenti sinceri all’Inter ma ora e sempre Forza Milan!!!
